Caravaggio fa tappa al Museo di Capodimonte e al Mann arrivano gli Assiri.
Quello appena cominciato sarà l’anno di Caravaggio. Nel 2017 toccò a Picasso con Parade e nel 2018 ci si è mossi per il recupero del Bosco, nell’aprile 2019 andrà in scena a Capodimonte una mostra, con durata trimestrale, sulla nuova percezione di Caravaggio e la sua influenza sui pittori napoletani dopo il suo passaggio in città.
L’altra importante mostra predisposta dal direttore Sylvain Bellenger per Capodimonte sarà inaugurata il 15 giugno: “C’era una volta Napoli: storia di una grande bellezza” celebrerà l’intima affinità tra arte e musica, con i personaggi dell’opera del secolo d’oro napoletano che svincolandosi dai libretti del San Carlo riabbracceranno il loro legame con l’arte, i visitatori saranno immersi nella musica con delle cuffie e ad esempio ci saranno i personaggi dell’Idolo cinese di Paisiello con le chinoiseries della Real Fabbrica di Capodimonte conservate al museo. Prosegue, intanto, la mostra sulle opere dai “Depositi di Capodimonte” fino al 15 maggio.
Al Mann durante il 2019 ci saranno diversi eventi: il 6 giugno fino al 10 settembre: “Gli Assiri all’ombra del Vesuvio” che ripresenta quindici calchi in gesso di rilievi neoassiri dal IX al VII secolo a. C. (i cui originali sono al British Museum) giungenti dai siti di Ninive e Nimrud che rientrano nelle collezioni permanenti del Museo Archeologico di Napoli ma che non sono esposti da diversi anni. Le lastre in calcare erano infisse sui palazzi dei monarchi assiri e questa è la prima mostra sul popolo di Ninive che sia stata mai realizzata al Mann.
Una mostra molto realistica grazie alla tecnica del “video-mapping” con l’utilizzo di fasci di luce orientata per ricostituire un intenso incanto e grazie ai touch-screen e a diffusori di odori e fragranze e repliche di oggetti compiuti con la stampa in 3D.
Per il 30 maggio saranno aperte le collezioni di Preistoria e Protostoria del Mann e quella della Magna Grecia e nella stessa data, la mostra “Gli Etruschi al Mann” si protrarrà fino al 4 novembre.
L’anno si concluderà con “Thalassa, Il mare, il mito, la storia, l’archeologia”, dal 25 settembre, coinvolgendo anche i Campi Flegrei e la Sicilia. Anche in questo caso saranno allestititi itinerari con una fruizione 4.0 con installazioni multimediali e realtà “aumentata”. Fino al 7 aprile Palazzo Zevallos di Stigliano ospiterà “Rubens, Van Dyck, Ribera, la collezione di un principe” e proseguirà fino al 24 marzo al Castel dell’Ovo
“I De Filippo. Il mestiere in scena”. Al Pan di via dei Mille Escher resterà fino al 22 aprile.