Parco Avventura Valle dell’Irno

Parco Avventura Valle dell’Irno

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Il Parco Avventura Irno è il terzo parco realizzato in Regione Campania. Al suo interno trovi tre differenti percorsi di altrettanti livelli di difficoltà, riconoscibili dal colore; personale qualificato ti seguirà durante il tuo percorso, per regalarti un’esperienza diversa ed entusiasmante divertendosi in tutta sicurezza.
Da aprile 2017 il Parco Avventura è inserito nei percorsi del Touring Club Italiano.

Il Parco si trova a Baronissi (Sa) in Via Monticello

Contatti:
[email protected]
cell. 3358319999
www.parcoavventurairno.it

Gammacord Sanniotac

Gammacord Sanniotac

Gammacord Sanniotac Logo

Le due società originarie Gammacord e Sanniotac si sono fuse in un’unica società che ha impiantato tutta l’attività sanitaria in unica struttura sita in via Piranesi con accesso anche da Viale Mellusi n. 95

La società esplica le seguenti attività:
Laboratorio analisi cliniche
Medicina nucleare in vivo
Diagnostica per immagine
Diagnostica strumentale
Centro erogatore di prestazioni di diabetologia

È autorizzata per la citata attività ai sensi della D.R.G.C. n: 3985/001 e7301/01 con decreto sindacale n° 3/2011.

Contatti:
Doppio ingresso:
Viale Mellusi, 95 – Via Piranesi
tel. 0824 315725 – 0824 315730 – 0824 54780
Fax 0824 316812
[email protected]

Lilt

Lilt

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Lilt Avellino

Presso il poliambulatorio della L.I.L.T.(Lega Italiana Lotta ai Tumori) di Avellino si eseguono visite specialistiche, esami strumentali e di laboratorio.
Per effettuare le suddette prestazioni non è necessaria l’impegnativa del medico di base: basta una semplice telefonata.

Prenotazioni 0825 73550 – cellulare 366 6854190
Indirizzo Corso Umbero I, 119 – Avellino

Pianeta Autismo

Pianeta Autismo

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Cooperativa Sociale senza scopo di lucro
Iscritta nel Registro A della Regione Campania
Terzo Settore Aps impresa sociale con finalità di utilità sociale e di interesse generale
Aderente al Consorzio Percorsi della Caritas
Partner di Fondo Impresa – Espansione

Sede Legale
Studio Associato Basile – Lucadamo
Via Circumvallazione 77 – 83100 Avellino
Email: [email protected]
Pec: [email protected]

Associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare”

Associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare”

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L’Associazione “D.S.A. Dislessia, un limite da superare” è un’associazione di volontari determinati a tutelare il diritto allo studio degli studenti con D.S.A., a supportare famiglie disorientate e a contrastare i pregiudizi e le ingiustizie che limitano il futuro universitario e lavorativo dei ragazzi dislessici.
L’Associazione, costituita il 22 febbraio 2011 a San Giorgio a Cremano (NA) e attualmente con sede legale in Napoli, ha la caratteristica di avere un Direttivo composto da genitori di ragazzi con D.S.A.: il presidente è Titti Gaeta, il vicepresidente è Sara Zeno, i consiglieri sono Imma Monteforte, Maria Grazia d’Alessandro e Mariangela Negrini.
Col tempo si è creata una fitta rete di militanti volontari: genitori, specialisti dell’età evolutiva, docenti, pronti a confrontarsi, sostenersi vicendevolmente e ad aiutare chiunque avesse un rapporto più o meno diretto con i Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.) che racchiudono caratteristiche innate quali la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia che presentano, rispettivamente, difficoltà nel leggere, nello scrivere e far di conto. L’intelligenza delle persone con D.S.A. è nella norma e spesso superiore alla media.
I disturbi specifici dell’apprendimento non sono una patologia ma ancora per tante persone, compresi gli insegnanti, ciò non è ben chiaro ed è per questo motivo che è fondamentale far arrivare ovunque una corretta informazione.
Gli obiettivi dell’associazione sono:
• tutelare il diritto allo studio degli studenti con D.S.A.;
• sensibilizzare e informare sui Disturbi Specifici di Apprendimento le Istituzioni Scolastiche, i genitori, gli studenti e l’opinione pubblica;
• supportare famiglie disorientate;
• promuovere formazione e ricerca in tutti i settori connessi ai Disturbi Specifici di Apprendimento;
• creare punti di ascolto per fornire aiuto ed informare su tutte le tematiche dei D.S.A.
• informare sugli obblighi della scuola e dell’Università.

Per il raggiungimento degli obiettivi, l’associazione dal 2011 porta avanti una campagna di sensibilizzazione e informazione, gratuita, attraverso il Progetto “Sportelli di Primo Ascolto D.S.A.” e “Seminari informativi”. 
Numerosi gli Sportelli di Primo Ascolto presenti su Napoli, San Giorgio a Cremano, Portici, Marano di Napoli, Aversa, Frattaminore, Sorrento. Organizzati presso Istituti Scolastici Statali di ogni ordine e grado, rivolti a docenti, famiglie e studenti; attivati grazie alla collaborazione in regime di volontariato di esperti afferenti alle diverse aree di interesse che riguardano le varie problematiche affrontate. Tali Sportelli offrono: informazione sulle normative vigenti; informazioni sulle strutture sanitarie pubbliche per le valutazioni; mediazione tra scuola e famiglia; indicazioni sugli strumenti compensativi e misure dispensative; condivisione di buone prassi per l’adeguata gestione dei Disturbi Specifici di Apprendimento durante le lezioni.
I Seminari informativi, gratuiti, che l’associazione organizza sono tenuti da docenti formatori, specialisti del settore sanitario, nonché del settore legale e sono rivolti a dirigenti scolastici, insegnanti, famiglie e studenti.

Per ulteriore informazioni e seguire le attività dell’associazione:
E-mail: [email protected][email protected]
Sito web www.associazionedsa.it
Pagina Facebook https://www.facebook.com/dislessiaunlimitedasuperare

 

AssoAPI

AssoAPI

AssoAPI logo

L’Associazione Nazionale Artigiani Piccoli Imprenditori (in sigla AssoAPI) ha sede a Roma in via Giuseppe Gioachino Belli, 27 e sedi in partnership con aziende del settore in tutta Italia e all’estero.

La Divisione Formazione si occupa di organizzare, per conto di AssoAPI, corsi di formazione professionale, su tutto il territorio nazionale e all’estero, per cuochi, panificatori, pizzaioli, pasticcieri, gelatieri, caffetteria, barman, camerieri di sala, camerieri ai piani, cake design, street food, tecnici birrai e per altre figure professionali del settore eno-gastronomico e culinario.

Bio 2000 Avellino

Bio 2000 Avellino

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Negozio di alimenti da agricoltura biologicia e prodotti erboristici

Via Circumvallazione 161/167
Avellino
0825.679652
349.4074314

 

Planetario di Caserta

Planetario di Caserta

Planetario di Caserta logo


Sede legale dell’ATS “Planetario di Caserta”

ITS “M. Buonarroti”, viale Michelangelo 1, Caserta
tel/fax: 0823/184671
[email protected]
[email protected]

La prima progettazione di un Planetario a Caserta risale al 1995 su invito dell’allora assessore dr. Giuseppe Messina. Il progetto realizzato dal prof. Luigi A. Smaldone, astrofisico dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, prevedeva cupola di proiezione inclinata (9 metri di diametro), platea unidirezionale (54 posti) e sistema di proiezione opto-meccanico. La sede era la biblioteca dell’Istituto Statale “A. Manzoni”.

Il progetto fu accantonato sia per il passaggio di proprietà alla Provincia di Caserta degli edifici degli istituti secondari di secondo grado sia per la destinazione dei fondi ad altre opere pubbliche.

L’idea di un Planetario a Caserta riprese impulso nel 2005, nell’ambito del progetto dell’Unione Europea URBAN II, ad opera dell’allora responsabile del programma per il Comune di Caserta, ing. Alfredo Messore, e perfezionata e realizzata dal suo successore, ing. Maurizio Mazzotti.

Fu individuato l’immobile in un corpo aggiunto della Scuola Media “L. Vanvitelli” destinato a sede della biblioteca scolastica. Il geom. Luigi Cunto e l’arch. Annamaria Bitetti, (poi direttore dei lavori) curarono la ristrutturazione e l’adeguamento degli impianti alla nuova destinazione. Il prof. Luigi A. Smaldone curò la ridefinizione delle caratteristiche tecniche degli impianti specifici del planetario (completamente variate rispetto al progetto originario del 1995 per l’enorme innovazione tecnologica introdotta in poco più di 10 anni nel settore).

I lavori di ristrutturazione edile di impiantistica generale furono realizzati dalla S.I.C. srl di Caserta. Le attrezzature e gli impianti specifici furono forniti e messi in opera dalla RSACosmos di Sorbiere (Francia). I lavori furono ultimati a fine ottobre 2008. Arredo, infrastrutture informatiche, computer degli uffici, supporto software e sito web furono forniti da Studio Infoman Sud di Caserta.

Il planetario fu inaugurato il 19 dicembre 2008.

Dal 2008 ad agosto 2012 l Planetario di Caserta è stato gestito direttamente dall’Ufficio Cultura del Comune di Caserta.

Dal 9 agosto 2012 il Planetario è gestito dall’Associazione Temporanea di Scopo “Planetario di Caserta”, costituita a dicembre 2011 tra Istituto Tecnico Statale “M. Buonarroti” di Caserta (capofila), Istituto Comprensivo “L. Vanvitelli” di Caserta, Istituto Comprensivo “Ruggiero – 3 Circolo” di Caserta.

Orto Botanico Napoli

Orto Botanico Napoli

Università degli studi di Napoli

Fondato il 28 dicembre 1807 con decreto di Giuseppe Bonaparte, l’orto botanico fu costruito su alcuni terreni precedentemente appartenuti ai Religiosi di Santa Maria della Pace e all’Ospedale della Cava. In realtà il progetto fu inizialmente avallato dal re Ferdinando IV, ma la Rivoluzione Napoletana del 1799 ne rese impossibile la realizzazione.

Il progetto venne portato avanti da due architetti. Il primo, Giuliano de Fazio, è autore della facciata monumentale e del viale a essa perpendicolare, della stufa temperata, e del viale che porta al Castello. La parte inferiore è invece opera di Gaspare Maria Paoletti.
Busto di Michele Tenore all’interno dell’orto

Il primo direttore dell’Orto, che aprì i battenti nel 1811, fu Michele Tenore (nominato l’anno precedente). Tenore si occupò sia dell’attività scientifica, che delle relazioni esterne. Per quel che riguarda la prima, grande importanza fu data alla ricerca e alla didattica. Furono messe a coltivazione molte specie di uso e interesse in campo medico, ma anche piante esotiche. Le seconde furono portate avanti presso le maggiori istituzioni botaniche d’Europa. Alla fine della sua esperienza come direttore della struttura, nel 1860, le specie coltivate giunsero quasi a toccare il numero di 9000.

Guglielmo Gasparrini, entrato in carica nel 1861, proseguì nel miglioramento dell’Orto, risistemando alcune aree che versavano in cattive condizioni e creando un’area destinata ad accogliere piante alpine. Durante la sua gestione fu costruita anche una nuova serra riscaldata (che andava a sostituire la precedente, costruita nel 1818, detta Stufa calda). Egli diede molta importanza anche al Museo botanico.

Nel 1868, due anni dopo la morte di Gasparrini, gli subentrò Vincenzo de Cesati, in carica fino all’anno della sua morte, il 1883. A succedergli fu Giuseppe Antonio Pasquale, che era già stato direttore ad interim dopo il 1866. Rimase in carica per dieci anni e il suo successore, Federico Delpino, ebbe molte difficoltà a mantenere intatto il prestigio dell’Orto. Infatti, il suo mandato (1893 – 1905), fu caratterizzato da notevoli difficoltà economiche.
Visuale dell’orto con busto di Domenico Cirillo

Il rilancio doveva essere, quindi, l’obiettivo di Fridiano Cavara, succedutogli nel 1906. Non solo restaurò alcune strutture e aumentò l’entità delle collezioni, ma, soprattutto, istituì la Stazione sperimentale per le piante officinali (oggi Sezione, inizialmente non facente parte della struttura in senso istituzionale, aggregata ad esso solo negli anni settanta) e diede il via alla costruzione di una struttura destinata a diventare la nuova sede dell’Istituto. Nel 1930 fu sostituito da Biagio Longo, che ne continuò l’opera di riqualificazione. Sotto la sua direzione, sede dell’Istituto divenne la struttura voluta da Cavara. Nel 1940 vi fu un appuntamento importante, cioè una riunione della Società Botanica Italiana alla Mostra d’Oltremare.

Devastazioni dovute ai bombardamenti, sottrazione di ferro per uso militare, l’arrivo di parte della popolazione in fuga e la decisione di mettere a coltura porzioni dell’Orto per coltivare beni di prima necessità, la conversione di alcune aree della struttura a scopi militari: queste furono le conseguenze della Seconda guerra mondiale sulla vita dell’Orto botanico di Napoli. Giuseppe Catalano, successore di Longo, fu il primo direttore nominato nel secondo dopoguerra. L’incarico, affidatogli nel 1948, si incentrava in particolar modo sulla ristrutturazione dell’Orto, accompagnata ad un arricchimento per quel che riguarda gli strumenti a disposizione dei botanici e dalla trasformazione della “valletta”, voluta da Gasparrini, in quello che oggi è il filicetum. Sulla stessa falsariga si mosse Valerio Giacomini, entrato in carica nel 1959.

Nel 1963 inizia un periodo considerato molto importante per la storia dell’Orto. Diviene infatti direttore Aldo Merola. Sotto la sua direzione, l’Orto acquisì, nel 1967, l’autonomia economica ed amministrativa, il che rese possibile ottenere finanziamenti straordinari per migliorare la struttura: vennero realizzate varie serre (per un totale di 5000 m2), un impianto di riscaldamento e una rete di distribuzione idrica. Grande importanza ebbe l’opera “politica” di Merola, che cercò di ottenere aiuti a livello legislativo (come la creazione di un ruolo professionale specifico ad alta specializzazione: il giardiniere degli orti botanici). Le coltivazioni furono molto arricchite, soprattutto grazie all’opera di Luigi Califano. Furono nuovamente riattivati i rapporti con i principali Orti europei e grande importanza fu data al ruolo didattico della struttura. Uno dei segni più visibili, comunque, dell’opera meroliana è la ridisposizione delle aree secondo due criteri: quello sistematico e quello ecologico.

Il terremoto del 23 novembre 1980 colpì fortemente l’orto botanico, durante il periodo di direzione ad interim di Giuseppe Caputo. Ancora una volta la struttura divenne rifugio per la popolazione. Nel 1981 divenne direttore Paolo De Luca, al quale toccò iniziare l’opera di ricostruzione.

Numeri utili per contattare il personale dell’Orto Botanico di Napoli

Tel. 0812533937 Fax: 081295351
Indirizzo: Via Foria 223, 80139 Napoli
E-mail: [email protected]

Castello:
Phone +39 081 2533937 – Fax:+39 081 295351

Sezione Sperimentale delle Piante Officinali:
Phone +39 081 2533927 – Fax: +39 081 445608

Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica:
Phone +39 0812533938

Ecampania.it

Ecampania.it

Ecampania.it è il primo portale dedicato alla promozione turistica del territorio campano.

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Torre Annunziata (Napoli) numero 6 del 14 agosto 2014, edito dalla Società Medina. 

Direttore Responsabile
Gennaro Carotenuto.

www.ecampania.it

Regione Campania

Regione Campania

Sede legale
via S. Lucia, 81 – 80132 Napoli

Sede Centro Direzionale Isola A6
Tel. 081 796 61 11

Sede Centro Direzionale Isola C3-C5
Tel. 081 796 91 11

www.regione.campania.it

Fondazione MIdA

Fondazione MIdA

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Cosa c’era prima del terremoto? Cosa è andato via, cosa è rimasto? Le reazioni, le distruzioni, i cambiamenti necessari, quali strati dell’animo e delle coscienze hanno toccato, al punto tale da modificare il modo di vivere, l’economia, la società del territorio.
Siamo e viviamo su una terra che spesso trema, ma in una terra di terremoto è possibile ipotizzare uno sviluppo, un sistema di sviluppo locale sostenibile e duraturo? è possibile ogni volta o per questa volta recuperare il passato, riportarlo e adattarlo al presente ed immaginare un futuro ricco di risorse endogene e carico di sforzi innovativi, un processo che si adatti alla terra del sisma e che di quel sisma ne colga la forza?
Sono queste le domande poste allinizio, quando la Fondazione MIdA non era ancora nata ma stava per prendere forma.
Studiare, capire, intravedere i cambiamenti che un sisma può determinare su tutti i livelli, urbanistici, economici, sociologici, sanitari sono state le ragioni che hanno mosso l’idea Mida, in primo luogo con l’Osservatorio sul Doposisma ma anche con la volontà di sperimentare un modello di sistema locale basato su elementi indigeni, dallarchitettura, allagricoltura, dal turismo alle emergenze naturalistiche, fortificati tuttavia dalla ricerca, dallinnovazione e dalla qualità.
Nasce con il fine di valorizzare la ricchezza di questo territorio unico nel suo genere, dando vita a iniziative senza fini di lucro, mirate a promuoverne le risorse ambientali e culturali.
La Fondazione gestisce diversi siti. In primo luogo le Grotte di Pertosa-Auletta, quindi una sede museale (MIdA 01) che permette di scoprire la storia geologica del luogo, indagando le profondità della terra attraverso l’esplorazione diretta delle Grotte. In prossimità delle Grotte vi è anche un Museo Botanico (MIdA02), dedicato alla flora spontanea del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
Ulteriori spazi espositivi della Fondazione si trovano nella suggestiva località di Auletta, dove oltre al Complesso Monumentale dello “Jesus” (MIdA 03), sede amministrativa della Fondazione, è presente il ”Parco Urbano a Ruderi” (MIdA 04) che è costituito dalla parte del borgo antico del Comune di Auletta che affaccia sulla rupe del torrente Cretazzaro.

La Fondazione opera secondo tre linee di azioni principali

  1. la gestione degli asset secondo le tecniche manageriali e organizzative più avanzate, al fine della valorizzazione dei beni in tutti i loro aspetti, secondo il criterio del ritorno economico e nella costante promozione delle competenze.
    La gestione privilegia la qualità dellambiente;
  2. lo sviluppo di servizi nei settori della formazione, dellagricoltura ed in senso lato delle attività economiche, gestionali e di promozione del territorio, con la creazione di adeguate professionalità che possano mettere la loro competenza al servizio della Fondazione e di soggetti pubblici e privati esterni;
  3. le attività di ricerca nei settori di interesse della Fondazione (dopo-sisma, naturalistico-ambientale, storico-archeologico, economico) e le attività di analisi e di progettazione finalizzate contestualmente alla crescita e allo sviluppo del territorio nel medio e lungo periodo

Sede Fondazione MIdA
Musei Integrati dell’Ambiente
Sede operativa
via Muraglione 18/20 – Pertosa (Sa)
tel 0975397037
[email protected]