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L’Ambulatorio Infermieristico Hope ha lo scopo di abbracciare tutte le esigenze mediche del paziente presso il proprio domicilio. Oltre a fornire un supporto a tutte quelle pratiche infermieristiche di cui può avere bisogno, forniamo consulenze mediche e possibilità di corsi di formazione, quali il BLSD (Basic Life Support Defibrillation) e Pblsd (Pediatric Basic Life Support Defibrillation), e il PTC (Prehospital Trauma Care).
Si può parlare finalmente di Infermiere di Famiglia. L’infermiere di famiglia, già attivo con successo in molte Regioni, si occupa dei bisogni dei cittadini dal punto di vista assistenziale sul territorio (non di diagnostica e terapia) e rappresenta un modello evoluto di assistenza, specie con l’aumento delle cronicità e della non autosufficienza.

Prestazioni Infermieristiche ambulatoriali e domiciliari

1. Terapia iniettiva sottocutanea, intramuscolare, endovenosa e per uso uso topico;
2. Somministrazione di farmaci per via enterale;
3. Somministrazione di medicinali prescritti o di sostanze non medicinali per via inalatoria;
4. Somministrazione di enteroclismi;
5. Misurazione parametri vitali;
6. Igiene di paziente allettati;
7. Inserimento e rimozione sondino naso-gastrico;
8. Medicazioni semplici e complesse;
9. Rimozione punti di sutura delle ferite chirurgiche;
10. Applicazione punti di sutura;
11. Controllo e assistenza corrente alle stomie delle vie intestinali;
12. Gestione e pulizia di cateteri venosi periferici, Picc e Midline;
13. Ossigenoterapia;
14. Manipolazione e controllo di drenaggi;
15. Controllo ed assistenza delle stomie delle vie urinarie;
16. Posizionamento di un catetere vescicale a permanenza;
17. Assistenza ordinaria ad un paziente portatore di catetere vescicale;
18. Prelievo sanguigno ed analisi di materiali organico;
19. Esecuzione elettrocardiogramma a 12 derivazioni.

SERVIZI DI TELEMEDICINA

– Elettrocardiogramma a 12 derivazioni con referto
– Holter pressorio con referto
– Holter cardiaco con referto
– Spirometria con referto

ANALISI CLINICHE

A. Analisi di routine
B. Analisi delle feci e delle urine
C. Analisi tamponi
D. Lattotest per il malassorbimento del lattosio
E. Fruttotest per il malassorbimento del fruttosio
F. H₂ Breath test
G. OBtest perla contaminazione batterica intestinale
H. ITTtest per il tempo di transito oro-cecale
I. SOBItest per il follow-up della malattia ciliaca
J. Test per la presenza dell’Helicobacter Pylori

ATTIVITÀ COMPLEMENTARI

1. Ecografie domiciliari
2. Istruzione alle tecniche di somministrazione di terapia farmacologica e nutrizionale
3. Istruzione ed educazione all’autogestione delle stomie digestive e respiratorie
4. Istruzione alla prevenzione ed al trattamento delle lesioni cutanee croniche
5. Istruzione all’autocontrollo della glicemia
6. Orientamento all’accesso ed all’utilizzo dei Servizi Sanitari Pubblici
7. Consulenza ed informazione in materia di prevenzione, cura e mantenimento del livello di salute e di autonomia
8. Attività di counseling (accoglienza, ascolto attivo bisogni, supporto informativo e/o educativo su stili di vita e aspetti assistenziali)
9. Visite mediche specialistiche
10. Consulenza ed informazione in materia di educazione alimentare; rieducazione alimentare, valutazione antropometrica attraverso peso, altezza e BMI; Indagine alimentare; DIETE PERSONALIZZATE
11. Punto DAE (DEFIBRILLATORE SEMIAUTOMATICO)

CORSI DI FORMAZIONE

Per BLS-D si intende Basic Life Support and Defibrillation ovvero il supporto di base alle funzioni vitali e la defibrillazione, questa tecnica di primo soccorso comprende la rianimazione cardio-polmonare RCP ed altre manovre a supporto delle funzioni vitali.
Per PBLS-D si intende Pediatric basic Life Support and Defibrillation, ovvero manovre di primo soccorso, rianimazione e defibrillazione in età pediatrica.
Secondo uno studio statistico, in paesi come l’Italia o gli Stati Uniti, l’arresto cardiaco ha un’incidenza annuale pari a un caso ogni 1000 abitanti e una mortalità elevata (il tasso di sopravvivenza, in assenza di qualsiasi trattamento terapeutico, è del 2%).
Il nostro corso ha lo scopo di INFORMARE e FORMARE gli iscritti sugli strumenti conoscitivi e metodologici e le capacità necessarie per prevenire il danno anossico cerebrale e riconoscere in un paziente adulto e/o pediatrico lo stato d’incoscienza, di arresto respiratorio e di assenza di polso in una condizione di assoluta sicurezza per se stesso, per la persona soccorsa e per gli astanti.

Nei nostri corsi saranno spiegate anche le manovre di disostruzione sia nell’adulto che nel bambino, per prevenire casi di soffocamento da corpo estraneo.
Per PTC si intende Prehospital Trauma Care, ovvero approccio e trattamento del paziente traumatizzato in fase preospedaliera.
Il corso prevede l’addestramento alla rimozione del casco, estricazione dal veicolo, uso dei presidi quali cucchiaio Spinale ragno, stecco bende, collari, e altri ancora.
Il trauma continua a essere la principale causa di morte e d’invalidità per la popolazione al di sotto dei 45 anni di età. Un’assistenza di alta qualità può ridurre in modo significativo la mortalità e migliorare gli esiti del paziente con trauma grave. Ciò presuppone lo svolgersi di una catena di eventi che garantisca qualità e continuità dal luogo dell’incidente al trattamento definitivo.
Perché l’intervento sanitario comporti dei vantaggi, gli operatori devono avere la giusta padronanza di tutte le manovre previste ed essere inserito in un contesto organizzativo che offra al traumatizzato la possibilità di usufruire rapidamente delle migliori risorse.
Il corso PTC fornisce strumenti per comprendere il fenomeno trauma e migliorare il livello di competenza dei professionisti coinvolti nella gestione dei traumatizzati, con l’obiettivo di far giungere il paziente nel minor tempo possibile in ospedale, e soprattutto nelle migliori condizioni possibili.
I principali destinatari sono i soccorritori volontari, può essere propedeutico per medici e infermieri che non hanno mai lavorato in ambito extraospedaliero.

SERVIZIO DI TELEMEDICINA 

Un sistema innovativo sul quale vogliamo basare la nostra vicinanza al paziente è l’utilizzo del servizio di Telemedicina. Nell’ambito della diagnostica clinica, è possibile per un medico effettuare la diagnosi su un paziente che non è fisicamente nello stesso posto del medico, attraverso la trasmissione a distanza di dati prodotti da strumenti diagnostici. La second opinion medica è una delle applicazioni più comuni nell’ambito della telemedicina: essa consiste nel fornire un’opinione clinica a distanza supportata da dati acquisiti inviati ad un medico remoto che li analizza e li referta, producendo di fatto una seconda valutazione clinica su un paziente.

Con questo sistema è possibile attivare una rete ospedale-medici-territorio, per monitorare i pazienti, assisterli nelle malattie croniche e favorire la prevenzione. Le tecnologie e le metodiche utilizzate possono, salvare vite grazie ad una maggiore prevenzione e soprattutto aiutare il Sistema sanitario nazionale ormai al collasso, riducendo gli accessi ospedalieri , soprattutto per le patologie croniche.
Lo sviluppo della telemedicina si rende sempre più necessaria in Italia, se consideriamo che la problematica delle malattie croniche sta diventando sempre più centrale e prioritaria. Infatti secondo l’OMS, tra le malattie croniche più comuni nel mondo, ad elevata incidenza di mortalità ci sono le malattie cardiovascolari (responsabili per 17,5 milioni di morti all’anno), il cancro (7,6 milioni), le malattie respiratorie croniche (4.1 milioni) e il diabete (1,1 milioni).
Ad esempio l’ipertensione non trattata, uno dei principali fattori di rischio (aterosclerosi nelle arterie coronarie, carotidi, arterie renali e degli arti inferiori) potrebbe essere tenuta sotto controllo da remoto con relativa semplicità.
Secondo gli esperti dell’OMS nel 2000 circa 1 miliardo di persone soffrivano di ipertensione nel mondo (pari a oltre il 25% della popolazione mondiale di età superiore ai 20 anni).

Secondo le stime, nel 2025 il numero delle persone con ipertensione dovrebbe arrivare a 1,5 mld persone (quasi il 30% della popolazione).
Se guardiamo ad esempio all’ipertensione, possiamo dedurre che essa è la causa di circa il 14% di tutti i decessi nel mondo ed è anche una delle cause più comuni di disabilità. È stato infatti dimostrato che la proporzione di pazienti con ipertensione aumenta con l’età della popolazione.
La telemedicina quindi può rappresentare la frontiera per seguire tutti gli altri pazienti, rendendoli autonomi il più rapidamente possibile e agevolandone l’autogestione (autosufficienza nella propria casa, nel “quartiere” in cui si sono abituati a vivere). Si attiverebbe una rete integrata ospedale-territorio-domicilio, in cui dovrebbero interagire le varie figure professionali che sono già in campo (medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, infermieri e podologi esperti, medici e chirurghi specialisti nei vari settori di competenza delle patologie interessate) e si potrebbe pensare alla discesa in campo di forze nuove utili (come i farmacisti esperti in tale settore), cui demandare altri compiti come la gestione degli appuntamenti con i professionisti prima menzionati, la preparazione di prodotti galenici ad hoc, la sensibilizzazione e l’educazione sanitaria di pazienti e care-givers.

Tutto ciò ovviamente permetterebbe anche un risparmio e una gestione migliore dei casi.
Inoltre se pensiamo alla tecnologia, molti dispositivi medici portatili sono divenuti oramai familiari.
Termometri digitali, misuratori della pressione, sistemi di monitoraggio della glicemia, misuratori dell’ossigeno nel sangue e sistemi di monitoraggio della frequenza cardiaca sono apparecchi non invasivi ormai noti e usati in forma domiciliare.
Questa è una tendenza in continua evoluzione, parallelamente al fatto che gli apparecchi vengono creati con funzionalità di monitoraggio sempre più sensibili e algoritmi avanzati per consentire funzioni di diagnostica e trattamento e per essere utilizzati anche fuori dall’ambulatorio medico.
Con la diffusione delle soluzioni di e-Health e dei sensori Internet connessi si affacciano anche nuove questioni riguardanti la privacy e la sicurezza del paziente, nonché la qualità, la funzionalità e la certificazione delle applicazioni.

Nel contesto socio-economico attuale sarà quindi fondamentale la realizzazione di un modello sanitario volto a efficienza e continuità nella cura della salute, che porterà a migliorare la qualità della vita dei pazienti (non solo anziani), ottimizzando le risorse esistenti e riducendo i costi. In questa prospettiva è di particolare importanza il decentramento del trattamento, andando, ove possibile, dall’ospedale al sistema di assistenza domiciliare, migliorando nel contempo la qualità e l’efficacia delle cure mediche professionali dei pazienti.
In sintesi i fenomeni più importanti che caratterizzano e accompagnano la crescita della domanda di servizi di telemedicina sono:
• l’invecchiamento della popolazione e la limitata capacità di fornire assistenza a tempo pieno in centri di cura per gli anziani;
• i programmi di governo per combattere malattie e stili di vita sbagliati, anche attraverso azioni di prevenzione su larga scala;
• l’aumento del numero di pazienti affetti da malattie croniche, che risiedono permanentemente in casa;
• la diminuzione del numero di professionisti nella sanità e un più facile accesso agli specialisti;
• le nuove tecnologie di trattamento.

I servizi di telemedicina, in particolare puntano a:
• intervenire in una fase precoce della malattia attraverso il monitoraggio, e quindi ridurre il tasso d’aggravamento e di mortalità;
• ridurre il numero di giorni di degenza ospedaliera;
• razionalizzare le decisioni attraverso la consultazione a distanza con gli specialisti;
• ridurre il costo della cura del paziente.
L’onere economico derivante dal funzionamento dei sistemi sanitari rischia ormai di essere insostenibile, esso assorbe in media il 10,3% del PIL nazionale dell’Unione Europea e in Italia circa il 9,1%.
Uno studio dell’Ente di Assistenza e Previdenza dei medici (E.N.P.A.M.) calcolava (nel 2012) un risparmio di tre miliardi di euro l’anno per l’uso di strumentazione digitale grazie alla deospedalizzazione di pazienti cronici resa possibile dalle tecnologie a supporto della medicina sul territorio e dell’assistenza domiciliare.

Contatti

www.ambulatorioinfermieristicohope.it
email: info@ambulatorioinfermieristicohope.it
Tel: 0825 1644554
Cell.327 5486543 (Fatima); 373 7531483 (Salvatore)