Il nuovo nutraceutico che combatte la calvizie è un integratore a base di Melannurca

AppleMets Hair è entrato in commercio dopo mesi di sperimentazione, condotta da un team di ricercatori del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, diretti dal Professore Ettore Novellino, da tempo impegnati nell’analisi dei polifenoli ed altre sostanze benefiche presenti nel frutto.
La Melannurca Campana è un prodotto a identità geografica protetta (IGP) tipico della Regione, dove la coltivazione è iniziata secoli fa, tanto è vero che già negli affreschi dell’antica Pompei appare raffigurata questo tipo di mela.
Attualmente essa è ampiamente coltivata nell’area del maddalonese, beneventano ed alto casertano.
I dati emersi dagli studi dei ricercatori dell’ateneo napoletano hanno evidenziato che l’Annurca contiene sostanze in grado di contrastare la caduta dei capelli, sia negli uomini che nelle donne.
Da qui, la messa a punto, dopo ulteriori ricerche e approfondimenti, del prodotto nutraceutico AppleMets Hair, presentato come “integratore alimentare tricologico a base di mela annurca campana IGP (Malus pumila Miller cultivar Annurca) ricco in Procianidine B2 , con l’aggiunta di selenio, zinco e biotina”.
Contrastare l’alopecia androgenetica non è però l’unica proprietà virtuosa della Melannurca: altri esperimenti effettuati dagli stessi ricercatori partenopei hanno infatti evidenziato che
i preparati a base di estratto di mela riescono a ridurre quasi del 30% i livelli di colesterolo totale, aumentando contestualmente la quantità di colesterolo buono (HDL) del 45%, proprietà questa che non hanno le statine, farmaci di elezione per questo tipo di terapia.
Alla base di tante proprietà salutari uno specifico gruppo di polifenoli, le cosiddette Procianidine, le cui concentrazioni nella Melannurca Campana IGP sono molto superiori a quelle di qualunque tipo di mela, grazie anche (probabilmente) al suo particolare processo di maturazione, che passa per una peculiare fase di “arrossamento”, ovvero un passaggio intermedio a terra in apposite strutture chiamate melai, filari di graticci di paglia ricavata dalla trebbiatura ,dove le annurche sono esposte a maturare al sole dai 10 ai 15 giorni.
D’altra parte bisogna dire che le proprietà benefiche del frutto erano già ben note a livello popolare, almeno fino a qualche decennio fa.
Infatti fino agli anni 70’/80’ era ancora in auge l’abitudine di dare ai neonati e ai bambini la “grattata di mela annurca”, ossia la polpa grattugiata e ricca di succo del frutto arricchito da una piccola aggiunta di zucchero (l’annurca è già discretamente dolce): una sorta di salutare integratore alimentare d’antan, dalle spiccate qualità nutrienti, che oggi, dopo le conferme arrivate dalla ricerca, hanno permesso di chiarire il motivo di tutto ciò, fino a far diventare la Melannurca un “nutraceutico” a tutti gli effetti.

a cura di: Professore Ettore Novellino
Direttore del Dipartimento di Farmacia
Università degli Studi di Napoli Federico II

Per informazioni
fabrizia.guerra@unina.it

 

Post Correlati