Il Consiglio regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato all’unanimità il testo di legge per l’istituzione di questa figura, cui spetterà farsi promotore di azioni per assicurare il pieno rispetto della dignità e autonomia delle persone con disabilità e di programmi per agevolare l’accessibilità ai servizi e all’istruzione, nonché di interventi per eliminare tutte le barriere architettoniche e comunicative.
Nella stessa deliberazione del Consiglio è stata approvata anche la variazione di bilancio per attivare le risorse per il trasporto scolastico dei disabili, problematica molto sentita.
L’inclusione scolastica rappresenta infatti un fattore cruciale del miglioramento del benessere dei giovani disabili e il trasporto scolastico è cruciale per la sua implementazione. In dieci anni, secondo il Focus del Miur “L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità”, pubblicato nel 2015, è cresciuta fortunatamente del 40% la percentuale degli alunni disabili che frequentano le scuole italiane, anche se a ciò non ha corrisposto l’aumento adeguato di insegnanti di sostegno.
La deliberazione del Consiglio della Regione Campania rappresenta dunque un segnale forte di attenzione ai problemi di una fascia di popolazione vessata da anni di diritti negati, lungaggini burocratiche, inadempienza di leggi,
servizi insufficienti e inadeguati, carenze di fondi, assenza di centri di accoglienza adeguati, progetti inesistenti e scarsa attenzione mediatica, tra indifferenza ed esclusione dei più. In base ai dati forniti dall’ISTAT, in Italia le persone con disabilità sono 7.214.000, di cui in Campania ce ne sono circa 320.000.
La Campania presenta, rispetto alla media nazionale, una maggiore frequenza dei disabili in famiglia: ciò viene attribuito ad un fattore di natura culturale – la maggiore propensione dei nuclei familiari residenti in Italia meridionale a tenere in famiglia i congiunti ammalati- ed uno strutturale, costituito dalla carenza dell’offerta di strutture residenziali dedicate.