Gli alimenti destinati alla nutrizione dei malati sono equiparabili a dei farmaci non solo per le conseguenze che hanno sulla salute, ma anche per il Fisco che dal 2018 prevede che la spesa per l’acquisto possa essere detratta. Si potrà recuperare il 19%  a fronte di una spesa annua uguale o superiore a 129,11 euro.
È il regolamento europeo 609 del 2013 a definire a definire gli alimenti a fini medici speciali: “prodotti alimentari espressamente elaborati e destinati alla gestione dietetica di pazienti, compresi lattanti” e accompagnati dalla prescrizione del medico.
L’elenco, consultabile sul sito del Ministero della Salute, comprende soluzioni a base di glucosio e sali minerali, versioni alternative di paste e prodotti da forno, alimenti privi di proteine, creme per chi ha problemi di deglutizione
. Dell’elenco non fanno parte alcuni integratori alimentari, cosmetici, prodotti per lattanti o  fitoterapici, le pomate e i colliri benchè prescritti dal medico. Destinatari degli alimenti a fini medici speciali sono soprattutto i malati oncologici sottoposti a specifica terapia nutrizionale a causa di chemio e radio, poi gli anziani che devono fronteggiare la perdita di massa muscolare e ancora pazienti affetti da: insufficienza renale, diabete, morbo di Crohn, anoressia nervosa.

La buona notizia è che la detrazione fiscale del 19% è retroattiva: nella dichiarazione da presentare valevole per il 2017 a chi non è più in possesso dello scontrino parlante basterà allegare la prescrizione del proprio medico.

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