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Le Strade Della Mozzarella 2018″, il congresso internazionale di cucina d’autore di scena mercoledì 23 e giovedì 24 maggio 2018 presso il Savoy Beach Hotel di Paestum, vedrà, come consuetudine, una grande carrellata di star della gastronomia italiana e mondiale e, soprattutto per gli addetti ai lavori, sarà un’enorme opportunità di confronto e dialogo su quello che è il tema della undicesima edizione: “eat well and stay well”.

Saranno oltre 50 gli chef chiamati in causa nei momenti congressuali e un centinaio quelli impegnati nelle attività collaterali: esponenti, affermati o emergenti, di spicco della gastronomia nazionale. Con loro. un parterre de rois internazionale composto da nomi di grande calibro.Tra i Paesi rappresentati, con movimenti gastronomici in ascesa e decisamente interessanti, la Turchia, la Russia e la Thailandia. Poi Usa, Germania, Svezia, Austria, Portogallo, Francia, Spagna, Slovenia. Previsto, ovviamente, uno spazio dedicato alla pizza, icona del Made in Italy: presenti i primi cinque classificati di 50 top pizza, ai quali si aggiungeranno due relatori dagli Stati Uniti.

Accanto alle due sale principali, ci saranno, come di consueto, ampi spazi dedicati ai prodotti di eccellenza della Penisola. Tra questi, all’interno del Taste Club, i cosiddetti Atelier, dove, con l’ausilio di decine di importanti figure della ristorazione, si svolgeranno focus specifici su pasta secca e pasta fresca, pomodoro, formaggi, olio, aceto, birra e caffè. In primo piano, inoltre, il mondo vegetale. Ruolo di rilievo, come sempre, spetta infine alla Mozzarella di Bufala Campana DOP, simbolo dell’agroalimentare del Sud Italia e “musa ispiratrice” della manifestazione.

“Al centro del dibattito – sottolineano Barbara Guerra e Albert Sapere, ideatori e curatori di LSDM – ci sarà il tema Eat well and stay well. I relatori dovranno quindi attualizzare gli studi sulla Dieta Mediterranea fatti nel dopoguerra, proprio in Cilento, dal fisiatra americano Ancel Keys. Come indicato nel nostro Manifesto, il cuoco moderno deve dimostrare un’elevata sensibilità alimentare e ambientale, sapendo conciliare il gusto con il benessere e la sostenibilità. Tecnica e conoscenza dunque al servizio delle esigenze del mondo attuale, anche alla luce della mediaticità e del ruolo sociale che riveste ormai la figura dello chef. Ciò ci sembra inoltre perfettamente in linea con la proclamazione, fatta dalle istituzioni, del 2018 Anno nazionale del cibo italiano”.