Rescigno Vecchia: uno dei borghi fantasma più belli d’Italia ed è oggi abitato unicamente dal signor Giuseppe Spagnuolo.
Si trova in provincia di Salerno, nel Cilento, è costituito da case in pietra di un unico piano immerse nella vegetazione e disseminate in piccoli vicoletti sterrati. Frane e alluvioni costrinsero gli abitanti a trasferirsi più a valle dando vita alla Roscigno Nuova.
Visitando il paese si ha l’impressione di fare un viaggio indietro nel tempo passeggiando tra botteghe e stalle, la piazza municipale che è dominata da una fontana e dalla chiesa di San Nicola di Bari. È anche possibile visitare il Museo della civiltà contadina ospitato nelle stanze della canonica della Chiesa e dell’ex Municipio.
Giuseppe Spagnuolo è l’unico abitante di Roscigno Vecchia, in provincia di Salerno: gli abitanti sono andati via per il rischio dissesto idrogeologico, mentre lui è diventato custode della memoria del borgo.
E, in quanto unico abitante, a Giuseppe spetta il compito di accogliere i molti curiosi che da tutta la penisola e dal mondo giungono nel piccolo borgo.
“Questo paese – spiega Giuseppe Spagnuolo – negli anni ’80 non era sulla carta topografica. La Sovrintendenza l’ha chiamata la Pompei del ‘900. Addirittura i proprietari di questi edifici sono rimasti quelli del ‘700. Hanno lasciato tutto così, in uno stato di abbandono, quando avrebbero potuto inventarsi mille altre cose per rendere questo borgo ancora più incantevole. Un cantiere scuola, un museo a cielo aperto, una location per un presepe vivente, e non limitarlo a qualche apparizione sporadica di qualche pellicola cinematografica”.
Lui è l’unico residente dal 2001, ma, come ogni viaggiatore, prima di trovare il suo porto sicuro ha migrato. “Prima di tornare qui, dove è nata la mia famiglia di contadini, sono stato un emigrante. – rivela a Niccolò Zancan, che lo ha intervistato per La Stampa – Era la primavera del 1963 quando sono partito per andare a fare l’aiuto carpentiere in Lombardia.
Poi spaccapietre in Svizzera. Servizio militare a Como, due anni nella Finanza, trent’anni da operaio edile in giro per il Nord Italia, durante i quali ho fatto tre figli, che ora vivono sparsi per il mondo. Sono tornato quando non avevo proprio più nessun impiego”.