Un progetto che mira ad una terapia, basata sull’interazione uomo-animale, che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e viene impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.
Il progetto “Pet Therapy” non è quindi una terapia a sé stante, ma una co-terapia che affianca una serie di laboratori e di attività terapeutiche. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l’approccio medico e terapeutico delle varie figure sociosanitarie, riabilitative e sociali presenti in struttura.
Questi interventi funzionano grazie alla relazione che si instaura fra un animale domestico e un utente: una sintonia complessa e delicata che stimola l’attivazione emozionale e favorisce l’apertura a nuove esperienze, nuovi modi di comunicare, nuovi interessi. L’animale non giudica, non rifiuta, si dona totalmente, stimola sorrisi, aiuta la socializzazione, aumenta l’autostima e non ha pregiudizi. In questa terapia sono dimostrabili benefici sul battito cardiaco, ansie, paure. Inoltre, favorisce la piena espressione delle persone, che tra gli umani si riduce di solito solo al linguaggio verbale.
Non essendoci esperienze collaudate nella nostra Provincia, abbiamo preso spunto dal percorso compiuto in altre realtà sociosanitarie all’avanguardia. Infatti, con il progetto orto therapy ormai impiantato da 2 anni nella nostra struttura, abbiamo da subito compreso che andava costruito un modello di orto therapy originale calandolo nel contesto di una struttura, avendo all’interno due moduli: casa albergo e comunità tutelare. Da allora di strada ne abbiamo fatta tanta abbiamo cercato di offrire il giusto spazio alla relazione umana. Un impegno che ci ha portato ha sperimentare il progetto Orto Therapy.
“Adotta un nonno” è un altro progetto nato dall’idea dell’amministratore Dott. Sabato D’argenio, Amministratore “Gruppo Insieme – Villa Paradiso” che traccia il modello residenziale – territoriale, un modello innovativo delle scienze sociali che mira ad avvicinare il mondo dei ragazzi al mondo dell’anziano, due generazioni diverse ma complementari nei vissuti del passato e del futuro. Una prospettiva di specchio che permette al paziente anziano di guardare al suo passato con tenerezza e al ragazzo di guardare al futuro con consapevolezza e responsabilità. La metodologia del progetto è impiantata in una serie di incontri liberi finalizzati allo scambio di esperienze di vita quotidiana, ogni ragazzo “adotta” un nonno, le fa periodicamente visita. tutto ciò al fine di promuovere tutto quanto una persona ammalata o sana possa cercare per un equilibrio di vita sano e gioioso. La struttura cosi come impiantata nella sua metodologia guarda l’utente dal punto di vista bio-psico-sociale diventando luogo di assistenza sanitaria e psico-sociale che guarda ad un sistema di equipe integrato.
Il progetto “vivere il mondo” consiste in uscite settimanali dei nostri ospiti con educatori ed operatori presso centri commerciali, mercati, cinema, pic-nic, mostre, visite guidate monumentali, al fine di mantenere le attività ex-ante al ricovero per mantenere il più integre possibili le attività della vita quotidiana, il tutto organizzato in un setting socio-psico-pedagogico capace di risvegliare la manualità, la tattilità e l’abilità logica: l’emergenza di nuove modalità espressive, di orientamento e di gestione dello spazio.